Descrizione
Manifesta l’interesse a aderire al progetto (link alla manifestazione di interesse)
A chi è rivolto
La partecipazione alla Comunità Energetica è aperta a tutti i cittadini, le imprese e le associazioni del territorio. Possono diventare membri di una comunità energetica persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali o autorità locali, amministrazioni comunali, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, enti del terzo settore, enti di protezione ambientale, amministrazioni locali.
In caso di aziende, la partecipazione alla CER non deve costituire l’attività commerciale e/o industriale principale e non possono diventare membri o soci della CER le grandi aziende.
Descrizione del progetto
La CER Unione Montana delle Prealpi Trevigiane è una Comunità Energetica Rinnovabile costituita in data 15 gennaio 2025 in forma di associazione non riconosciuta e promossa da tutti i comuni aderenti all’Unione, i quali ne sono anche i soci fondatori: Valdobbiadene, Vidor, Miane, Follina, Fregona, Sarmede, Vittorio Veneto, Cordignano.
Le comunità energetiche aggregano membri consumatori e produttori secondo i perimetri delineati dalle cabine primarie (AT) della rete elettrica nazionale. Nel caso della CER Unione Montana delle Prealpi Trevigiane, le cabine primarie interessate dal progetto sono attualmente sei e vengono identificate con i seguenti numeri identificativi:
- AC001E01572
- AC001E01574
- AC001E01575
- AC001E01584
- AC001E01585
- AC001E01588
I perimetri delle cabine primarie non corrispondono con precisione ai perimetri dei comuni interessati dalla CER; infatti, possono comprendere al proprio interno totalmente o parzialmente anche comuni non interessati dal progetto.
Come fare/Come aderire
È possibile partecipare alla CER in diverse modalità, a seconda della tipologia di profilo energetico che l’utenza o l’immobile preso in considerazione possiede:
- Produttore terzo
- Produttore (detto anche “producer”)
- Produttore-consumatore (detto anche “prosumer”)
- Consumatore (detto anche “consumer”)
Per far parte di una comunità energetica, il singolo utente deve assicurarsi di afferire con la propria utenza (POD) alla cabina primaria di riferimento della CER a cui è interessato. Per effettuare questa verifica, è possibile consultare in autonomia la mappa delle cabine primarie messa a disposizione dal GSE.
Documenti
Al fine della valutazione circa l’adesione alla comunità energetica, al potenziale membro che desidera partecipare alla CER come consumatore, a seguito della compilazione della manifestazione di interesse, verranno richiesti i seguenti documenti:
- Carta di identità e tessera sanitaria
- Ultima bolletta energia elettrica
Per i produttori invece verranno richieste maggiori informazioni e dati relativi all’impianto fotovoltaico (oltre a carta di identità, tessera sanitaria e bolletta, anche schema unifilare, foto targhette inverter e batteria, lista seriali moduli fotovoltaici, verbale di allaccio, regolamento d’esercizio, riferimenti catastali, attestazione Gaudì, ecc.).
Tutte le informazioni saranno raccolte per una verifica preliminare dei requisiti e per caricare l’eventuale domanda di adesione alla CER nel portale GSE.
Entra in CER
Qualora il potenziale aderente rientri in una delle cabine primarie della CER Unione Montana delle Prealpi Trevigiane, se interessato a aderire dovrà compilare la manifestazione di interesse e aspettare di essere ricontattato dal personale dedicato.
L’iter di adesione alla CER consiste infatti in diversi passaggi:
1. Compilazione della richiesta di adesione tramite la manifestazione di interesse, come:
- Consumatore
- Produttore con impianto fotovoltaico esistente
- Produttore con nuovo impianto fotovoltaico in realizzazione o da realizzare
2. Verifica dei requisiti
3. Formalizzazione dell’adesione alla CER
4. Attivazione dello schema di autoconsumo diffuso (cabina primaria) nel portale GSE
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’ufficio di riferimento oppure consultare la sezione FAQ.
Condizioni di servizio
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.
Contatti
info@cerunionemontanaprealpi.it (prevede l’acquisto di un nuovo dominio web, potenzialmente da usare anche come dominio per il futuro sito web da dedicare all’iniziativa)
Potenziale sezione all’interno della quale inserire i riferimenti dell’Infopoint / Sportello CER dedicato.
FAQ
Quanto segue è un set standard di domande frequenti che il cittadino può rivolgere per avere maggiori informazioni circa le comunità energetiche e il progetto. Nel corso del tempo, potranno essere aggiornate tramite la raccolta delle richieste, domande, quesiti dei potenziali aderenti e della cittadinanza, di modo da customizzarle e calarle sulla realtà del progetto.
C’E’ UN INCENTIVO RISERVATO ALLE COMUNITA’ ENERGETICHE?
Le CER accedono ad una tariffa incentivante ventennale, che viene erogata al soggetto referente della comunità energetica con cadenza annuale dal GSE. Il soggetto referente si occuperà di ripartire l’incentivo a tutti i soggetti membri della CER secondo quanto stabilito nel regolamento dell’associazione.
SCAMBIARE ENERGIA: COSA SIGNIFICA E COME FUNZIONA?
L’energia condivisa è pari al minimo tra l’energia consumata in una data ora dai membri della comunità e quella immessa in rete dagli impianti detenuti dalla comunità energetica. È sull’energia condivisa che viene calcolata la tariffa incentivante successivamente erogata alla comunità energetica dal GSE.
PERCHE’ PARTECIPARE AD UNA COMUNITA’ ENERGETICA?
Partecipare ad una comunità energetica può portare dei benefici non soltanto ai singoli aderenti, ma anche per la collettività presente sul territorio in cui si costituisce la CER. La comunità energetica, infatti, determina una serie di benefici sociali, ambientali ed economici, sia per i suoi membri sia per il territorio in cui viene sviluppata, fra cui:
- Contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei di installazione di fonti rinnovabili
- Combattere la povertà energetica
- Creare nuove opportunità di lavoro sul territorio
- Incrementare la Responsabilità Sociale d’Impresa e l’adozione di comportamenti individuali virtuosi
- Promuovere la coesione delle comunità locali
- Promuovere il ripopolamento di aree marginali
- Promuovere la modernizzazione delle infrastrutture di comunicazione e della rete
- Ridurre le emissioni di CO2 e ottimizzare i consumi energetici
- Ottenere quota parte degli incentivi economici ventennali riservati alle comunità energetiche
COS’E’ UN POD?
La sigla POD è un acronimo che sta per Point Of Delivery, cioè il punto di consegna dell’energia elettrica. Il codice POD è il codice identificativo del punto di fornitura di un’utenza, sia essa domestica, commerciale o industriale, ed è univoco per ogni utenza.
COME FACCIO A VERIFICARE SE POSSIEDO UN POD?
Verificare se si possiede un POD è un’operazione molto semplice. Infatti, l’intestatario di un POD coincide con l’intestatario della bolletta.
COS’E’ UN PRODUTTORE TERZO?
Il produttore terzo è un produttore che non figura quale socio o membro della CER, ma che può conferire mandato al referente della CER affinché l’energia elettrica immessa dal suo impianto di produzione venga rilevata nel computo dell’energia elettrica condivisa. Tale soggetto può essere anche grande impresa e/o può svolgere come attività commerciale o professionale principale la produzione e scambio dell’energia elettrica.
COME POSSO PARTECIPARE AD UNA CER?
Si può partecipare ad una comunità energetica in qualità di:
- Produttore (detto anche “producer”): utente che produce energia elettrica ed immette tutta la produzione in rete senza consumarla per sé, condividendola con la comunità energetica
- Produttore-consumatore (detto anche “prosumer”): utente che produce energia e che la utilizza per i propri fabbisogni energetici, che ne accumula l’eccesso prodotto con le batterie e/o che lo condivide con altri membri della comunità energetica
- Consumatore (detto anche “consumer”): utente che non produce energia perché non possiede un impianto fotovoltaico, ma che vuole comunque contribuire alla transizione energetica condividendo i propri consumi con la comunità energetica
La novità delle CER è che anche chi consuma diventa importante perché grazie al consumo si riesce a distribuire l’eccesso di energia e a fare comunità.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI: QUALI POSSONO ENTRARE IN CER?
La CER può avere più impianti fotovoltaici al suo interno. Ogni impianto a fonte rinnovabile incluso in comunità energetica:
- Può arrivare fino a 1 MW di potenza installata
- Deve avere la data di allaccio successiva alla data di costituzione della comunità energetica a cui intende aderire
- Deve avere un contratto di Ritiro Dedicato attivo e stipulato con il GSE
In linea generale, si possono adottare le seguenti regole di discernimento:
- Impianto allacciato dopo il 15.12.2021: gli impianti entrati in esercizio dopo dicembre 2021, e prima della pubblicazione del Decreto MASE di gennaio 2024 potranno beneficiare degli incentivi solo se inseriti in una CER costituita prima del loro allaccio
- Impianto allacciato prima del 15.12.2021: le configurazioni di comunità energetica possono prevedere anche impianti “esistenti”. Nel caso di CER, la potenza degli impianti esistenti non può superare il 30% della potenza complessiva degli impianti appartenenti alla configurazione.
Secondo quanto definito dalle Regole Tecniche GSE “per impianti esistenti si intendono impianti entrati in esercizio fino alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 199/21 (ovvero fino al 15 dicembre 2021), diversi da quelli già facenti parte di CER e di sistemi di autoconsumo collettivo ai sensi dell'articolo 42-bis del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8. Gli impianti esistenti non accedono agli incentivi, ma l’energia immessa da tali impianti viene considerata nel computo dell’energia autoconsumata su cui viene riconosciuto il contributo di valorizzazione. Per gli impianti entrati in esercizio prima dell’entrata in vigore del Decreto CACER (ovvero prima del 24/01/2024) dovrà essere prodotta idonea documentazione da cui si ricavi che l’impianto/UP sia stato/a realizzato/a ai fini del suo inserimento in una configurazione di CER. In tal caso il requisito dovrà essere dimostrato dalla produzione di documenti sottoscritti in data anteriore a quella di entrata in esercizio dell’impianto (con tracciabilità certificata della firma) e la richiesta di accesso alla tariffa incentivante dovrà essere presentata entro 120 giorni dalla data di apertura del Portale del GSE.”
A COSA SERVE UNA COMUNITA’ ENERGETICA?
Una comunità energetica ha lo scopo di condividere energia elettrica da fonti rinnovabili a tutti i partecipanti a seconda della necessità specifiche, con l’obiettivo di massimizzare l’autoconsumo collettivo virtuale. Se possiedi un impianto fotovoltaico puoi cedere l’energia che non consumi a tutti gli altri partecipanti, ma al tempo stesso riceverne in momenti in cui non riesci a produrne a sufficienza. Se invece possiedi solo la batteria di accumulo potrai ricevere l’energia da altri per conservarla e utilizzarla nei momenti di bisogno. Nel caso in cui tu sia un consumatore semplice, la comunità energetica ti dà la possibilità di utilizzare energia pulita senza dover investire in un impianto di generazione, e al tempo stesso di avere maggior consapevolezza dell’acquisto di energia e del suo costo.
È importante ricordare che l’utilizzo di energia messa a disposizione di una comunità energetica non abbassa automaticamente il costo in bolletta, che rimarrà invariata, in quanto l’energia prelevata in comunità passa per la rete elettrica e viene contabilizzata dai contatori. È tramite l’incentivo e un eventuale cambio di operatore energetico per usufruire di tariffe energetiche più convenienti che sarà possibile ottenere dei benefici economici e degli abbattimenti della bolletta.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA AUTOCONSUMO COLLETTIVO E AUTOCONSUMO FISICO O DIRETTO?
L’autoconsumo fisico (noto anche come autoconsumo in loco o diretto) è l’energia autoconsumata direttamente dall’impianto di produzione. Rappresenta un risparmio per mancato acquisto di energia da rete di distribuzione (massimo vantaggio). L’autoconsumo collettivo o virtuale invece è l'energia condivisa con gli altri membri della Comunità, pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l'energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l'energia elettrica prelevata dall'insieme dei clienti finali associati.
COS’E’ IL CODICE CABINA PRIMARIA?
Il codice della cabina primaria è il codice fornito dal proprio DSO indicante la cabina di afferenza a cui il quadro elettrico di casa/impianto si allaccia per ricevere energia. In Italia le cabine sono divise in bassa (BT), media (MT) e alta tensione (AT). Per costituire comunità energetica, occorre fare riferimento all’afferenza alla cabina in alta tensione (AT).
C’E’ UN LIMITE RELATIVO ALLA POTENZA DEL SINGOLO POD INSERITO IN COMUNITA’ ENERGETICA?
Non vi è alcun limite minimo relativo alla potenza del POD. Il limite è sulla potenza nominale del singolo impianto di produzione da fonte rinnovabile che deve essere minore o uguale a 1000 kW, cioè 1 MWp.
Ultimo aggiornamento: 10 luglio 2025, 16:49